Natale in Sicilia, i presepi semoventi

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Presepi siciliani, il presepe di Giacomo Randazzo a Cinisi

Presepi siciliani, il presepe di Giacomo Randazzo a Cinisi

“Santa Claus is coming to town” cantava fino a qualche tempo fa Bing Crosby, e non è raro che in questo periodo, andando in giro per negozi, si sentano riecheggiare le note ormai conosciute di questo brano. Natale è alle porte e in Sicilia è finalmente arrivato il freddo, come a sottolinearne l’imminenza e a enfatizzare l’atmosfera frizzantina. Se state cercando idee su come trascorrere le giornate in questo periodo avrete solo l’imbarazzo della scelta: tra sagre, presepi, fiere e mercatini la lista è piuttosto lunga!

Un classico intramontabile rimane il presepe, ma un occhio di riguardo meritano tutti quei presepi siciliani frutto di anni di lavoro da parte di maestri artigiani che, con molta passione e dedizione, hanno creato delle vere e proprie ricostruzioni meccaniche dell’ambiente rurale di un tempo. Tra questi, da visitare irrinunciabilmente è quello semovente di Giacomo Randazzo, artista, scultore e artigiano che da anni espone la sua opera pluripremiata e riconosciuta a livello regionale. Suo padre, Lorenzo Randazzo, mastro e fabbro, è stato il primo a ideare un presepe semovente in un periodo (gli anni ‘50) in cui non c’erano grandi divertimenti e svaghi e le serate erano spese in compagnia di amici e parenti all’interno delle proprie abitazioni.

Il primo pezzo creato fu appunto il fabbro, che batte il ferro incandescente, e da lì l’idea di “Mastro Lorenzo” è andata crescendo, coinvolgendo anche il figlio in questa passione. Il presepe oggi è un’opera d’arte che offre ai visitatori uno sguardo nostalgico ed entusiasta su quella che è una Sicilia di altri tempi, tanto cara all’artista. Ogni più piccolo particolare è realizzato personalmente dallo scultore, persino le case in pietra con i tetti “a canali”, il piccolo presepio in miniatura all’interno della sagrestia di una chiesa, o il fornaio che inforna e sforna il pane. Sono i dettagli che fanno la differenza, e ogni dettaglio contribuisce a dare unità a questo teatro in scala, all’interno del quale però a esibirsi sono i semplici mestieri di una volta, della Sicilia del dopoguerra.

Se intendete visitare il presepe potete farlo dal 15 di Dicembre, presso il salone comunale di Cinisi, in provincia di Palermo. Ma altre parti del presepe saranno messe in mostra anche in altri paesi, come Alcamo e Termini Imerese.
Per gli amanti dei presepi non può mancare nella lista delle cose da fare durante il periodo natalizio una visita al presepe di Castelvetrano. Qui, da qualche anno a questa parte, riscuote un grande successo quello che è un percorso fra i presepi più particolari della Sicilia, Le vie dei Presepi. Il percorso prevede cinque punti nevralgici per il visitatore: il presepe ideato dalla confraternita di San Giuseppe, all’interno dell’omonima chiesa, quello del chiostro dei Minimi, opera dell’associazione La Rivista, quello dell’associazione Progetto Triscina, che si trova proprio presso la sede dell’associazione, i presepi ideati dai bambini delle scuole medie ed elementari che, con materiali semplici e alternativi (cera, pane, pasta..), danno luogo a una vera mostra dell’abilità e della fantasia infantile. E ultimo ma non meno importante, quello del signor Vito Guccione, esposto all’interno della chiesa del Purgatorio in uno spazio di 70 metri quadri. Anche qui si parla di un presepe con movimenti meccanici che danno luce ed esaltano la maestria dell’artigiano.

Il signor Guccione ha realizzato circa 70 figure di pastori e animali in movimento, corredando il tutto di effetti che rendono il paesaggio ancora più realistico (il sorgere e il tramontare del sole, i versi degli animali, il fumo che esce dal laboratorio del fornaio..) permettendo ai visitatori d’immergersi in questa atmosfera bucolica. Il presepe rimarrà aperto fino al 31 Gennaio ogni giorno dalle 17 alle 21.

Questa è la nostra top list per questo Natale 2012 in Sicilia: fateci sapere se avete altri suggerimenti!

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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