In questi giorni vi abbiamo tenuto informati sugli eventi che caratterizzeranno e allieteranno il periodo pasquale in Sicilia. Fra queste, non può mancare la “Festa di li Schietti” di Terrasini, un’allegra manifestazione folkloristica che non ha niente a che fare con gli eventi e le processioni religiose di cui vi abbiamo parlato nei post precedenti.
Il giorno di Pasqua, infatti, il paesino turistico di Terrasini si popola per ospitare una festa le cui origini vengono fatte risalire al 1850. Probabilmente nata come pretesto per gli “schietti”, gli scapoli innamorati, per dichiararsi alla “zita”, la fanciulla oggetto del loro amore, e manifestare le loro doti fisiche e la loro virilità, questa festa si è protratta nel tempo divenendo di fatto parte della tradizione terrasinese. Recentemente, intorno al 1966, fu istituita la gara degli schietti che, vestiti nei tipici costumi siciliani dell’agrigentino, si sfidano nell’alzata di un albero di arance amare di circa 50 chili.
Il programma per l’edizione 2013 non è ancora stato pubblicato online, ma solitamente si articola in due giornate, quella del Sabato Santo e la Domenica di Pasqua. I festeggiamenti iniziano la mattina del sabato con il taglio dell’albero, che viene accompagnata da una classica “manciata” siciliana, una degustazione di tutti i prodotti tipici della cucina dell’isola, dalla carne di “crasto” (montone) al formaggio, dalle sarde al pane con l’olio. Il proprietario che accetta che uno dei suoi melangoli venga tagliato, godrà della stima e del riconoscimento della comunità intera. Il taglio ufficiale viene eseguito con maestria da un contadino ormai specializzato da anni nel compiere questa operazione quasi chirurgica, il Sig. Tocco, che effettua una taglio preciso in modo da non recare danno alla pianta, considerata quasi divina.
Segue poi nel pomeriggio la sfilata dell’albero che, decorato con nastri e “ciancianeddi” (campanellini), viene trasportato per le vie del paese accompagnato dai grupppi folkloristici su un carretto siciliano.
L’indomani mattina, durante la messa pasquale, l’albero viene benedetto nella chiesa madre di Terrasini e in seguito sarà portato da ogni partecipante sotto il balcone della “zita”. Il pomeriggio della domenica di Pasqua a Terrasini è una vera festa a cui ogni terrasinese partecipa, chi cimentandosi nella gara di resistenza in piazza Duomo (per la quale gli allenamenti iniziano molti mesi prima), chi semplicemente festeggiano e osservando gli sfidanti. La gara è un elemento più recente all’interno dei festeggiamenti.
È stata istituita nel 1966 dal comitato dei festeggiamenti e prevede che i partecipanti si sfidino nell’alzata dell’albero, venendo cronometrati per accertare pubblicamente il vincitore. La festa termina dopo lo spettacolo serale con i giochi pirotecnici e la premiazione dei tre vincitori che hanno avuto una maggiore resistenza e hanno raggiunto un maggior numero di secondi. A partire dal 1977 alcuni compaesani terrasinesi emigrati negli Stati Uniti hanno iniziato a riproporre questi festeggiamenti anche nella loro città, Detroit, trasportando quest’evento oltreoceano. Inoltre, dalla scorsa edizione, quella del 2012, la manifestazione ha preso piede anche in Svizzera a Wetzikon, anche qui per opera di alcuni terrasinesi che hanno voluto portare con sé parte della loro cultura e far rivivere questa tradizione anche all’estero.
Articolo a cura di Cristina Randazzo.
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