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7° edizione del Festival degli Aquiloni a San Vito Lo Capo

San Vito Lo Capo festival aquiloni“Il festival degli aquiloni” sorvolerà per la sua settima edizione il cielo di San Vito Lo Capo da mercoledì 20 a domenica 24 maggio. La manifestazione attira ogni anno tantissimi turisti e gente del luogo che ammira con il naso all’insù delle vere e proprie opere d’arte. Il festival pone una grande attenzione all’impatto ecosostenibile e quest’anno lo slogan della manifestazione è “Gli aquiloni dicono NO a tutte le barriere” . L’evento vuole unire simbolicamente due mondi quello degli aquiloni e il mondo dei disabili con gli hashtag ideati appositamente per il festival: #zerobarriere #disabilinolimits.

L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale “Sensi creativi” di Trapani in collaborazione con la Trapani Eventi di Ignazio Billera e con il patrocinio del comune di San Vito Lo Capo, della proloco e dell’Asp.

Una miriade di aquiloni di tutte le forme e i colori, provenienti da tutto il mondo vengono ammirati indistintamente da grandi e piccini. Proprio per i bambini sono previsti laboratori, attività ludiche e tanto divertimento durante tutta la settimana dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15.30 alle ore 17.30 in via Faro.

In programma tanti eventi dedicati al divertimento e allo sport, alla musica e ai libri. Il festival degli aquiloni riserva anche un’affascinante spettacolo serale con magnifiche evoluzioni di aquiloni, colori fluorescenti e decorazioni nella spiaggia.

 

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“Earth day” la giornata mondiale della terra a Cefalù

CefalùCefalù per il terzo anno consecutivo si prepara ad ospitare “Earth day” la manifestazione nata per celebrare la giornata mondiale della terra che si svogle il 22 aprile. L’evento è stato organizzato da Fare Ambiente Cefalù-Madonie, patrocinato dal comune di Cefalù e dal Ministero dell’ambiente della tutela del territorio e del mare, in collaborazione con Earth Day Italia

La manifestazione avrà inizio il 18 aprile e terminerà 22 aprile. Cinque giorni all’insegna del turismo, della natura, della cultura e naturalemente dello sport. L’obiettivo è di attirare i turisti che già nel periodo estivo si recano in questo meraviglioso paese delle coste del Mediterraneo. Per gli appassionati di sport sono previste numerose attività tra le quali, una gara podistica nel centro storico, pattinaggio free style e lunghe passeggiate sul lungomare di Cefalù.

Questa manifestazione vuole diffondere l’importanza dello sport all’aria aperta e di uno stile di vita ecosostenibile. Le piazze del centro storico del paese si arricchiranno di istallazioni urbane artistiche realizzate con materiali ecosostenibili dagli studenti del liceo artistico di Cefalù. L’evento riserva un fitto programma tra escursioni, campagne di sensibilizzazione, concerti, degustazioni e tanto altro ancora.

Giorno 22  per celebrare la conclusione della manifestazione e la giornata mondiale della terra verranno liberate delle tartarughe caretta caretta sul lungomare di Cefalù per testimoniare l’importanza della salvaguardia dell’ambiente, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Palermo e la partecipazione delle scuole primarie.

 

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Eventi a Enna

Lu Signuri di li fasci: Venerdì Santo a Pietraperzia

http://www.fotografieitalia.it/foto.cfm?idfoto=1842Oggi un pensiero ci attraversa la mente in occasione dell’imminente arrivo della Pasqua e, con essa, di tutte quelle manifestazioni e celebrazioni che sono ormai da anni parte costituente del patrimonio culturale di ogni regione e città italiana. Quante volte vi è capitato di “intercettare” una conversazione in cui qualcuno si vantava di aver assistito alle danze dei dervisci islamici o di aver visitato la tribù dei Mursi del Debub Omo o di aver preso visione dei festeggiamenti della popolazione Apatani in India?

È bizzarro però come in realtà, questi grandi estimatori di usanze e culture internazionali siano, alle volte, anche coloro che possiedono una scarsa e vaga consapevolezza delle celebrazioni e degli avvenimenti più che degni di nota che hanno luogo a pochi minuti di distanza dalla loro zona di residenza. Fra questi avvenimenti può facilmente rientrare la celebrazione del Venerdì Santo a Pietraperzia, località dell’entroterra siciliano in provincia di Enna che oggi conta poco più di settemila abitanti. Qui il venerdì santo è un giorno di festa e di preghiera molto sentito dalla comunità che, dal XIV secolo, mantiene intatte le sue tradizioni per mezzo della processione de “Lu Signuri di li fasci”.

Gli abitanti del paese, i pietrini, sin dalle prime ore del giorno si apprestano a organizzare i festeggiamenti, curando ogni più piccolo dettaglio.

http://lillorusso.blogspot.it/2013/02/monti-innevati-in-lontananza_1.html

Già alle 15 il crocifisso viene uscito dalla Chiesa del Carmine della città e portato in processione fino alla Chiesa Madre, per poi tornare alla base intorno alle 17 affinché venga iniziata la preparazione in occasione della processione serale. All’esterno della chiesa viene posizionata la “vara”, opera del falegname Salvatore Vitale che la realizzò nel 1989, e su di essa viene montata una trave verticale in cima alla quale saranno posizionati il cerchio per le fasce, il mondo e, al di sopra di tutto, “U Signuruzzu”. La vara sarà condotta in processione per le vie del paese da ottanta portatori per mezzo di due “baiarde”, assi in legno che consentono di trasportarla agevolmente in spalla. Ogni anno al cerchio vengono attaccate circa 200 fasce (ognuna lunga 33 metri e larga 40 centimetri) che, piegate a metà, saranno annodate ai polsi di 400 generosi fedeli che tengono a manifestare la loro devozione durante l’evento. Alle 20 il Crocifisso viene posizionato sulla sommità della croce che si trova sullo spiazzale all’esterno della Chiesa del Carmine. La vera processione inizia alle 20:30 proprio da questa piazza al grido di “Pietà e Misericordia Signuri”.

La fede e l’unità collettiva dei pietrini viene enfatizzata dai loro spostamenti, durante il percorso la folla diventa infatti un’entità unica, che si muove in perfetta sincronia, una precisa rivisitazione e ricostruzione del Golgota che si sposta, si rimodella e si trasforma a seconda dell’ampiezza delle stradine e dei vicoli della città, la metamorfosi di un corpo unico composto da fedeli (circa 500 tra portatori e possessori di fasce) pienamente calati nel loro ruolo e commossi dalla loro totale credenza in questa celebrazione.

https://picasaweb.google.com/lh/photo/i7qf6qU-zEWaOSJxmXO_mAQuesta manifestazione folkloristica rappresenta per i pietrini un momento di mistica unione e fratellanza, un intenso ritorno al passato, a quella Sicilia raccontata da Sciascia nei suoi libri e da Germi, Damiani e Tornatore nei loro film. Una Sicilia ancorata alle tradizioni in alcuni momenti dell’anno, ma fortemente propensa al cambiamento, in cui trovi sempre gli anziani seduti nei circoli a scrutare ogni “forestiero” che visita il paese in occasione dei festeggiamenti, e a cui le nuove generazioni tornano sempre, perché costantemente legata alle proprie radici e alla propria terra.

Così il Venerdì Santo si trasforma in un rito della comunità in cui a vincere è la speranza da parte degli anziani di tramandare la loro identità e il loro patrimonio culturale, esito di una storia durata millenni, ai giovani che sapranno custodirne i segreti e le credenze.

Articolo a cura di Cristina Randazzo.

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